La nostra produzione è caratterizzata da una conoscenza secolare del prodotto abbinata a vecchi macchinari che vengono ancora oggi usati nel pastificio. Finora, la pressa continua “Cantini”, comprata dal nonno Renzo nel 1958, rimane il cuore della nostra produzione: questa macchina è capace di eseguire le tre operazioni essenziali del processo di fabbricazione che sono l’impastamento, la gramolatura e la trafilatura e ci permette di produrre tutti i nostri formati, sia per la pasta corta che per la pasta lunga.
“Un filo d’olio extra vergine, un po’ di pepe e un pizzico di formaggio, ecco è il modo migliore per assaggiare gli spaghettoni Toscani” dice Giovanni Fabbri, quarto titolare dell’azienda. Naturalmente, lo spaghettone si può abbinare a molti sughi diversi, semplici e un po’ più complicati: cacio e pepe, un bel ragù o ancora all’aglione come si fa ad esempio in Toscana.
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